Ogni laboratorio ha uno strumento un pò particolare.
Noi abbiamo il Dionex.
Il Dionex è un HPLC (un cromatografo liquido ad alta pressione) che funziona in amperometria pulsata (un metodo di rivelazione astruso come il fegato delle capre che usavano gli aruspici per decidere il futuro degli uomini) per determinare la percentuale di zuccheri presenti in determinati campioni. Questo strumento è abituato a lavorare in continuo e con concetrazioni di campione molto basse (parliamo di milligrammi per litro), ma da quando lo abbiamo noi ha deciso sua sponte di andare in vacanza e di funzionare solo quando gli pare.
Spara picchi a caso, certe volte lancia delle bellissime formazioni a dente di sega da fare invida ai ghiacciai scoperti da Messner, certe volte non dà proprio picchi...
I tecnici ci sbattono la testa da mesi ormai ed ognuno ha la sua ipotesi, quasi sempre sballata, e così siamo bloccati da mesi con i campioni zuccherini (panettoni, panne, torroni, gelati, creme...).
Un giorno, colto da disperazione totale, pubblico una vignetta in cui due uomini dialogano tra di loro...
Tizio1:"Abbiamo provato di tutto col Dionex: abbiamo cambiato colonna, abbiamo cambiato la concetrazione del flusso, abbiamo cambiato standard, rivelatore, ma nulla... Cos'altro ci resta da fare?"
Tizio2:"Chiamare Milingo?"
Una sera, ormai arreso, chiamo una mia collega in un laboratorio farmaceutico e le dico la storia del nostro Dionex. Lei mi fa:"Ma lo sai che avevamo anche noi quello strumento? Sì, dai! Lo comprammo usato e quando lo scartammo, uscì con tanto di cornetto portafortuna appeso!!!"
Io:"..."
Da allora ho capito tutto. Quello strumento VIVE.
E ci odia.
domenica 9 dicembre 2007
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